Non si tratta di un prodotto industriale che subisce chissà quali manipolazioni. Al contrario, questo sciroppo vegetale viene prodotto in maniera artigianale, con metodi semplici ed efficienti che sono rimasti immutati nel corso dei secoli. I coltivatori si arrampicano sulle elevate palme da cocco con un secchio di bambù. Incidono un singolo fiore di Cocco per ogni palma e lasciano i secchi tutta la notte sull'albero per raccogliere la linfa che trasuda dai fiori. Il giorno successivo i secchi con la linfa vengono presi e portati nell'azienda agricola, dove la linfa viene fatta bollire lentamente su una fiamma molto bassa. Questo processo lento e paziente permette al succo dei fiori di concentrarsi, diventando così sciroppo. In Thailandia, da cui proviene lo sciroppo al cocco di CiboCrudo, questo nettare è utilizzato per addolcire molte pietanze, come anche i loro caffè e tisane. Nonostante la Thailandia produce circa 2 tonnellate di sciroppo all'anno, questo dolcificante è stato quasi completamente sostituito dallo zucchero di canna e da altri dolcificanti industriale. Uno dei motivi è che molte coltivazioni di palma da cocco sono minacciate dal turismo e dalla costruzione di numerosi resort. Ma dopo attente e pazienti ricerche CiboCrudo è riuscito a trovare un fornitore affidabile, che si attiene ad antichi sistemi biologici e che è in grado di provvedere uno sciroppo naturale, che preserva la dolcezza e le salutari proprietà di questo nettare.